L’urgenza di rinnovare la legge morale a partire da Cristo, elaborata negli studi di eminenti teologi, fu recepita dal Vaticano II che invitò la Chiesa ad approfondirla e a farne la sua “forma” di pensiero per gli anni a venire.

Il Magistero ecclesiale l’ha fatta sua e la propone come punto di riferimento imprescindibile di ogni discorso sulla vita morale del credente. La riflette in documenti quali Il Catechismo della Chiesa cattolica, e le encicliche più recenti Veritatis splendor e Evangelium vitae.

Tenendo conto di tale dato, questa opera tratta delle grandi domande che interpellano la vita morale dei cristiani e, in definitiva, di ogni uomo: cosa è la libertà e quale è la sua relazione con la verità contenuta nella legge di Dio? qual è il ruolo della coscienza nella formazione del profilo morale dell’uomo? come discernere, in conformità con la verità sul bene, i diritti e i doveri concreti della persona umana? il Magistero può chiedere ai credenti una adesione di fede su dati morali che rientrano nel campo dell’humanum?


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